Questo post è dettato dall’istinto di sopravvivenza: siete consapevoli di avere ancora una settimana scarsa prima che le vetrine dei negozi, per ora affollate delle mostruose decorazioni di Halloween, si trasformino in un tripudio di lucette e palline colorate che ci condurranno inesorabilmente al Natale?
Ora che in tv si moltiplicano le pubblicità dei giocattoli. Ora che i bambini iniziano già a fantasticare sulla letterina di Babbo Natale. Ora che i parenti più tecnologici ci chiedono le preferenze dei nostri figli, per comprare online per tempo i loro regali. Ora è il momento di agire!
Prima che la cameretta si riempia di nuovi giochi che non saprete dove riporre e faticherete a riordinare, è bene iniziare a fare un po’ di decluttering.
I vantaggi del decluttering
Liberarsi degli oggetti superflui è un’operazione che aiuterà a liberarvi di ciò che non vi serve più in modo intelligente, e porterà con sé numerosi vantaggi:
- guadagnerete spazio fisico, laddove sembra sempre che ce ne sia troppo poco
- guadagnerete tempo, perché quando c’è caos spesso trovare ciò che serve diventa difficile
- guadagnerete serenità, perché all’ordine esteriore spesso corrisponde un ordine interiore
Ripristinare il giusto equilibrio tra spazio disponibile ed oggetti a disposizione comunica una sensazione di equilibrio e sicurezza. Soprattutto ai bambini che, sin da piccoli, elaborano un loro senso dell’ordine, a volte per noi complicato da comprendere.
Il decluttering insieme ai bambini
Se i bimbi sono davvero piccoli, starà a voi genitori provvedere alla scelta di quanto tenere e quanto dare via, dopo aver osservato quali sono i giochi ormai da loro inutilizzati e aver messo da parte anche le vostre resistenze. Ignorate la voce interiore che dice:
Ma questa è la prima sorpresina dell’ovetto regalatogli da mia cugina di secondo grado!
Procedete oltre, rispondendo a queste sette domande per liberarsi delle cose inutili.
Quando saranno più grandicelli avrà senso provare, invece, a ragionare con loro su cosa valga la pena tenere e cosa no.
Inizialmente sembrerà tutto indispensabile, ma riflettendoci su vedrete che troverete più di qualcosa di cui poter fare a meno.
Come procedere
Affrontate la questione a piccoli passi, passando in rassegna gli scaffali o i cassetti un po’ per volta.
Dividete i giochi da tenere da quelli da cui separarvi, facendo tre scatoloni distinti: uno per quelli che resteranno, uno per quelli da gettare perché ormai rotti o poco sicuri, uno per quelli che saranno destinati a qualcun altro.
Se proprio li vedete esitanti, concedetegli un “ripescaggio”. Sarà un modo per rendere il tutto meno duro!
Dove destinare ciò che non serve più
Per i giochi rotti, non lasciatevi ingannare: anche fossero realizzati totalmente in plastica, non essendo imballaggi non possono essere conferiti nella raccolta differenziata, ma vanno gettati normalmente nell’indifferenziato.
Se si tratta di giocattoli con componenti elettriche, invece, portateli all’isola ecologica perché saranno trattati come rifiuti RAEE e avviati ad una nuova vita.
Per quelli in buone condizioni le alternative possibili sono tante:
- donateli a scuole o associazioni di beneficienza e fate in modo che altri bambini ci giochino
- organizzate uno swap party con gli amici di vostro figlio e incoraggiateli a scambiarli tra di loro
- vendeteli online, magari promettendogli parte del ricavato, che potrà decidere di comprarci qualcosa di nuovo che tanto desidera.
Sottolineate la bontà di questo gesto
Cercate di trasmettere ai vostri figli il valore di quanto stanno facendo.
Non si tratta solo di fare ordine e pulizia (che già di per sé è una cosa buona!).
Come abbiamo visto può essere l’occasione per portarli a riflettere sul tema del dono, della solidarietà, sull’attenzione al riciclo, su ciò che è veramente necessario e cosa magari, anche in futuro, potrà essere superfluo acquistare.
Un’educazione al consumo consapevole passa soprattutto da qui!