I bambini mettono tutto in bocca. Nella fase orale esplorano il mondo. Fin dalla nascita, il primo piacere gustativo e cognitivo nei bambini avviene attraverso la bocca. Parliamo della cosiddetta fase orale. Già nella pancia è facile, attraverso le ecografie, osservare un feto che ha il pollice in bocca.
Appena nati, dopo la separazione fisica dalla mamma, quando inizia il mistero del contatto con il mondo esterno, la loro prima azione istintiva è quella di attaccarsi al seno per bere il latte materno. Così avviene con il ciuccio e con il biberon.
Tutto bene finché l’ azione motoria è limitata ma, quando cominciano a gattonare e a essere capaci di afferrare oggetti in modo autonomo, ecco che i pericoli si moltiplicano e l’ attenzione di coloro che si prendono cura del bambino non deve mai calare.
Infatti, per lui afferrare un oggetto e metterlo immediatamente in bocca è tutt’uno. Quindi, la prevenzione deve essere il nostro primo impegno.
Tenere tutto lontano dalla portata di mano, perlustrare il pavimento, prima di far gattonare e poi camminare il nostro bambino, eliminare i piccoli oggetti ? l’ imperativo giornaliero.
Ma non dobbiamo mai perdere di vista l’ importanza dell’ azione per il piccolo. Capire che per lui è un piacere immenso e che rappresenta un sano sviluppo psicosessuale, è fondamentale.
La bocca è il centro di tutte le percezioni del neonato e delle sue relazioni con il mondo. È il punto più sensibile e più importante a livello fisico ma anche psichico.
Nella fase orale la bocca è anche l’organo della conoscenza. Attraverso la bocca il bambino impara a conoscere le cose, ne sente la forma, la consistenza, il gusto. E’ un organo tattile che precede quello delle mani.
Perciò scegliamo con intelligenza i suoi giochi e ciò che affidiamo nelle sue mani.