Bambini e sport, ricetta vincente? Lo sport fa bene ai bambini e può essere un’ottima opportunità di iniziare in maniera salutare la sua vita. A partire dai 6 anni, da quando incomincia la scuola, il bambino non deve assolutamente incorrere nel rischio della sedentarietà. Le ore trascorse dietro il banco sommate al tempo necessario per lo svolgimento dei compiti a casa possono impigrire il bambino e condizionarne il benessere psicofisico presente e del futuro. Di solito i genitori cominciano a far praticare sport ai propri figli intorno ai tre-sei anni. Quali sono le discipline migliori? Per iniziare è sempre consigliata un’attività fisica generica con sport come nuoto o ginnastica. Con l’avanzare del tempo e degli anni, ai bambini potrete farli “specializzare” con sport più settoriali, come ad esempio la pallacanestro, il calcio, rugby o tennis.
Motti latini come “mens sana in corpore sano” racchiudono un’ assoluta verità: i bambini che svolgono una regolare attività fisica, infatti, dimostrano una maggior fiducia nelle proprie possibilità, sono portati a una maggior autostima, alla facilità nei rapporti sociali, a una maggior sopportazione dello stress, e sono in un certo senso più “al riparo” dall’eventuale propensione a disturbi come ansia e depressione. Inoltre, l’esercizio fisico comporta migliore mobilità articolare, tonicità muscolare e corretta postura. Lo sport contribuisce a determinare il percorso che il bambino deciderà di seguire in età adulta, nello stesso campo o in un settore professionale differente. Per questo è estremamente importante che il piccolo impari a scegliere da sé; il ruolo del genitore in questo caso è quello di incoraggiarlo e sostenerlo e apprazzare tutto ciò che lo rende felice. I genitori devono portare il bambino all’agonismo se, e solo se, il bambino è abbastanza maturo da non vivere come un dramma un eventuale insuccesso. Purtroppo, visto che la gran parte degli adulti non è preparata agli insuccessi nella vita, i danni maggiori dello sport infantile si maturano in questo periodo, portando il bambino ormai adolescente ad abbandonare lo sport appena è abbastanza autosufficiente da decidere da sé.