Vediamo nel dettaglio le misure.
Cos’è e come funziona il bonus colf e badanti in arrivo con il decreto maggio? Il testo, ancora alla studio, contiene una serie di strumenti di sostegno al reddito di famiglie e lavoratori precedentemente esclusi dal Dl Cura Italia. Ci riferiamo in particolare a colf e badanti per i quali il provvedimento introduce un assegno mensile per aprile e maggio pari a 600 euro mensili.
Nelle righe che seguono tracceremo le caratteristiche del futuro bonus colf e badanti e della versione rivisitata del bonus per servizi di baby – sitting già previsto dal “Cura Italia” ricordando che il decreto-legge Maggio deve ancora essere varato e ci basiamo quindi sull’ultima bozza in circolazione.
Bonus Colf e badanti: a chi spetta
Il bonus spetta a colf, badanti e baby sitter a patto che:
- il soggetto sia titolare di un contratto di lavoro alla data del 23 febbraio 2020;
- il beneficiario non conviva con il datore di lavoro;
- si sia registrata una riduzione dell’orario complessivo di lavoro pari almeno al 25%.
Quanto spetta
L’ammontare del bonus è pari a 400 euro mensili per coloro che sono titolari di contratti di lavoro che prevedono (complessivamente) una durata non superiore a 20 ore settimanali. La misura è elevata a 600 euro mensili se l’impegno orario è superiore a 20 ore settimanali. Il bonus è previsto per le mensilità di aprile e maggio fino ad un ammontare complessivo di 800 o 1.200 euro, a seconda che si ricada nello scaglione di 400 o 600 euro mensili. L’indennità per colf e badanti sarà esente da trattenute per contributi INPS e tasse. Al tempo stesso, non concorrerà alla formazione del reddito complessivo ai fini fiscali del beneficiario.
Chi paga
Il bonus colf e badanti sarà con tutta probabile erogato dall’INPS che si occuperà anche della raccolta delle domande, oltre a comunicarne l’esito.
Seguendo l’impianto già testato con le indennità del Decreto “Cura Italia”, colf e badanti potranno inoltrare richiesta:
- direttamente sul sito INPS se in possesso delle credenziali PIN, CIE, CNS, SPID o PIN INPS semplificato;
- in alternativa, sarà attivo il Contact center INPS (necessarie comunque le credenziali);
- terza opzione: avvalersi di patronati o intermediari abilitati (in questo caso non sono richieste credenziali).
In sede di inoltro delle domande, l’interessato dovrà specificare le coordinate bancarie su cui ricevere l’accredito del bonus. Inoltre sarà richiesta l’indicazione di un numero di cellulare o indirizzo pec necessario all’INPS per comunicare l’esito della domanda.
Bonus per i servizi di baby – sitting
Il Decreto “Maggio” si occupa anche del bonus per i servizi di baby – sitting già introdotto dal Decreto “Cura Italia” in misura pari a 600 euro, elevati a 1.000 per il personale sanitario. Stando alla bozza del Decreto il bonus verrebbe riproposto e raddoppiato: 1.200 euro elevati a 2.000 euro per il personale sanitario.
Inoltre, le somme potranno essere utilizzate non solo per i servizi di baby – sitting, ma altresì per il pagamento delle iscrizioni a:
- servizi integrativi per l’infanzia;
- servizi socio educativi territoriali;
- centri con funzione educativa e ricreativa;
- servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.
Il bonus potrà essere utilizzato anche per le spese di iscrizione ai centri estivi.