La nuova ordinanza è scattata lo scorso 19 settembre quando un sedicenne ha richiesto tutela nei confronti della madre, la quale postava foto e commenti del ragazzo sui social network. Il giudice ha stabilito che la suddetta donna non potrà più postare video, foto o commenti sul figlio pena una multa di 10 mila euro. Il giudice continua così: “L’inserimento di foto di minori sui social network costituisce comportamento potenzialmente pregiudizievole per essi in quanto ciò determina la diffusione delle immagini fra un numero indeterminato di persone, conosciute e non, le quali possono essere malintenzionate e avvicinarsi ai bambini dopo averli visti più volte in foto online“. Tale vicenda fu seguita successivamente da un altro caso simile in cui una madre in disaccordo con il padre di due bambini (rispettivamente di 3 anni e 1 anno e mezzo) ha voluto pubblicare foto dei due sulle più famose piattaforme social mondiali.
Quindi se entrambi i genitori non sono d’accordo nella pubblicazione di foto dei propri figli sui social network, fino a prova contraria tale azione rimane illegale.
Nonostante i motivi di questa sentenza siano abbastanza chiari, il giudice ha voluto comunque specificare le motivazioni di tale decisione per evitare ipotetiche future contravvenzioni: «L’inserimento di foto di minori sui social network costituisce comportamento potenzialmente pregiudizievole per essi – sottolinea il giudice nella sua decisione – in quanto ciò determina la diffusione delle immagini fra un numero indeterminato di persone, conosciute e non, le quali possono essere malintenzionate e avvicinarsi ai bambini dopo averli visti più volte in foto on-line, non potendo inoltre andare sottaciuto l’ulteriore pericolo costituito dalla condotta di soggetti che “taggano” le foto on-line dei minori e, con procedimenti di fotomontaggio, ne traggono materiale pedopornografico da far circolare fra gli interessati, come ripetutamente evidenziato dagli organi di polizia».
Nonostante gli utenti non possano copiare delle foto o dei video pubblicati da altri utenti, tale dinamica è talmente usata che è diventata quasi una routine “rubare” foto da altri profili. Ciò comporta che dal momento in cui una mamma, con il massimo delle buone intenzioni, clicca sul tasto “pubblica”, espone i materiali multimediali dei propri figli (e i figli stessi) a grande rischio.